Ordinario. Fede sostenibile in un mondo radicale e irrequieto
Michael Horton
Il problema è che molti di noi alla fine si sentono disillusi e frustrati, spenti da ansietà, irrequietezza e aspettative non realistiche. Per questo, serve un rinnovato senso di gratitudine per il modo normale in cui Dio opera, spesso in luoghi e momenti comuni che non sono programmati e che incontriamo quando siamo sconnessi.
Radicale! Epico! Rivoluzionario! Estremo! Sembra che ogni parola che leggiamo c’indirizzi a "l’ultima grande novità”, se solo siamo pronti a lasciare la nostra esistenza confortevole ma compromessa. Lo spauracchio di molti cristiani oggi è la noia, ossia il timore di perdersi la vita radicale che Gesù ha promesso: un’esperienza in grado di trasformare il mondo. Una cosa è certa: nessuno vuole essere ordinario.
Il problema è che molti di noi alla fine si sentono disillusi e frustrati, spenti da ansietà, irrequietezza e aspettative non realistiche. Per questo, serve un rinnovato senso di gratitudine per il modo normale in cui Dio opera, spesso in luoghi e momenti comuni che non sono programmati e che incontriamo quando siamo sconnessi.
Imparando ad abbracciare ciò che è ordinario saremo contenti e praticheremo una fede sostenibile in posti poco visibili e umili.
''Sono tentato di dire che questo non è un libro ordinario. In una cultura che va in estasi per ogni successo e spesso idolatra chi riesce a emergere, è facile che la chiesa beva lo stesso elisir inebriante e vada in visibilio per i talenti eccezionali. Conforta leggere un libro che cerca di radicare la maturità spirituale e teologica nel terreno della fede e dell’ubbidienza ordinarie, delle relazioni ordinarie, del servizio ordinario e di ministeri pastorali ordinari. Michael Horton non intende deprezzare i credenti che possiedono doni eccezionali, ma ci avverte giustamente di non metterli su altarini che offuscano la gloria del vangelo operante nella vita fedele e “ordinaria” dei discepoli e che ci fanno dimenticare che serviamo un Dio che non condividerà mai la sua gloria con altri. È piuttosto triste che ci sia bisogno di un libro come questo. Il volume, che sa trattare saggiamente e bene questo problema, è, francamente, straordinario.''
D. A. Carson,
Research Professor of New Testament, Trinity Evangelical Divinity School.
Ordinario, di Michael Horton, è in realtà straordinario! Può essere descritto in molti modi, tra cui una chiamata ad amare Dio e il prossimo in libertà e per grazia, nel luogo in cui già si abita e con i doni e i talenti (e le debolezze!) che già si possiedono. Questo libro non è per chi pensa di essere già un campione spirituale.
Mark Galli,
Caporedattore, Christianity Today.
''In un’epoca di «radicali» sempre pronti a promettere qualcosa di migliore, Michael Horton indirizza con saggezza e persuasione la nostra attenzione alla fedeltà di Dio espressa negli ordinari strumenti di grazia. In un’epoca in cui tutti sembrano avere nuovi progetti e nuove strategie per cambiare il mondo, Horton ci ricorda la gioia presente nelle assemblee ordinarie e spesso insignificanti di credenti in cui dimora lo Spirito. In un’epoca in cui sembra che tutti stiano scrivendo la propria biografia, Horton dimostra che Dio prova gioia nel vedere persone che si prendono cura silenziosamente ma diligentemente delle anime perdute. Lasciamo perdere la ricerca di cose nuove e migliori, perché Dio è all’opera nelle cose piccole e buone.''
James K. A. Smith, Gary & Henrietta Byker Chair
in Applied Reformed Theology & Worldview, Calvin College.
L'AUTORE
Michael Horton ha scritto oltre trenta libri ed è professore al Westminster Seminary in California. Inoltre, è il conduttore del programma radio White Horse Inn e il direttore della rivista Modern Reformation.
Scheda tecnica
- Altezza
- 21
- Larghezza
- 15
- Peso
- 0,290
- Pagine
- 267
- Autore
- Michael Horton
- Collana
- Nova reformatio
- Tipo pubblicazione
- Brossura
- ISBN
- 978-88-97963-44-8
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